Il borgo di Belcastro

L’imponenza dei ruderi del Castello dei Conti d’Aquino domina l’intero paesaggio sottostante, il cui centro  abitato più antico, seguendo l’andamento della montagna, si adagia e si snoda per le sue  pendici declivi, quasi nascondendosi nella vallata che lo separa a settentrione da un’altra roccaforte più vecchia ed antica, mentre a mezzogiorno l'edilizia più recente sembra fare timido capolino in un mare di ulivi.  Dall’alto, tra le austere rovine della fortezza, la statua di San Tommaso, eretta nei primi anni settanta, sembra vegliare su Belcastro e i suoi abitanti.  Dai contrafforti abitati si distende, attraversando il fiume Nàsari, un’interminabile serie di colline argillose, che come onde si rincorrono l’una dietro l’altra conferendo movimento al panorama.  A tale quadretto collinare si aggiunge, al pari fascinoso, quello della Marina, che va a  perdersi incontaminata nel mare Jonio, lasciandosi dietro un’ampia spiaggia dalla sabbia chiara e sottilissima.
(Da Enciclopedia dei Comuni della Calabria, edita da "Il Quotidiano").



 
Di antiche e incerte origini, nonché presunto borgo natio di San Tommaso D'Aquino, il paese è dominato dai resti del castello trecentesco dei conti d'Aquino e conserva un suggestivo centro storico.
A Belcastro ci si può fermare per acquistare i rinomati prodotti da forno (pane, taralli, biscotti, frese).
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